D.S.A. e... Disprassia
Spesso D.S.A. e Disprassia sono associate e siccome quest' ultima è poco conosciuta e spesso non riconosciuta anche a livello di diagnosi , invitiamo a leggere questa presentazione e a visitare:
Il sito di AIDEE (Associazione italiana disprassia evolutiva) www.aidee.it
L' interessante Blog " Disprassia" curato da una famiglia molto combattiva https://www.123homepage.it/ilClanTagarielloelaDisprassia/76007641 dal quale abbiamo tratto questa breve spiegazione :
La disprassia è un disturbo della pianificazione e della coordinazione dei movimenti necessari per realizzare una nuova azione finalizzata ad un preciso obbiettivo. Il bimbo disprassico sembra non riuscire a pianificare, organizzare e coordinare i gesti in sequenza per produrre un azione. La disprassia è il disturbo del "come fare", è un problema neurologico. Ogni bambino disprassico è diverso e anche molto simile. Il bimbo non riesce ad effettuare volontariamente la sequenza di gesti necessari a realizzare un azione complessa, per via della difficoltà nel concepire l'idea stessa di questa azione. Per esempio come mettere il dentifricio sullo spazzolino e larvarsi i denti. Non riesce ad imitare i gesti, fare un azione su suggerimento verbale anche se capisce benissimo quello che è richiesto. Per esempio non riesce a fare il mimo di lavarsi i denti anche se a casa lo fa tutte le mattine. Può anche non riuscire a riprodurre una costruzione e non riuscire a disegnare, copiare, non riuscire a vestirsi ( metterli nell'ordine giusto), allaciarsi le scparpe... E può non riuscire a imitare sotto richiesta, dei movimenti con la bocca, soffiare il naso , gonfiare le guance, tirare la lingua... Spesso alle difficoltà gestuali va correlato difficoltà nella prensione e un deficit dei movimenti delle mani con presenza nella maggioranza dei casi di ipotonia agli arti superiori e talvolta inferiori. Spesso sono associati disturbi associativi e visiospaziali, problemi di attenzione e di comportamento ed anche problemi di apprendimento.A seconda delle stime colpisce dai 5 al 6 % dei bambini che spesso hanno ricadute sull’apprendimento su base disprassica con, e /o, Discalculia ,disortografia, disgrafia, dislessia… Aggiungo che sono bimbi molto sensibili, intelligenti (QI nella media) consapevoli dei propri limiti. Questo può creare in loro problemi di autostima, depressione, problemi con gli altri bimbi... Sono bambini che trovano strategie alternative con le giuste Terapie di psicomotricità e logopedia. E questo avviene più facilmente se presi precocemente evitando loro anche il disagio sociale!!!!
La disprassia è un disturbo nascosto!! Sono bambini che sembrano goffi, distratti, poco svegli... Invece per loro è una gran fatica. Per noi la maggior parte dei gesti sono automatismi, pensate che fatica se dovessimo pensare ogni nostro gesto per arrivare ad un obbiettivo!
ED ORA.... linee guida per la disprassia : ecco la traduzione a cura di Erika Certosino delle Linee guida sulla Disprassia per la scuola primaria e alcuni suggerimenti per insegnanti, tratti dal sito dell'associazione inglese Dyspraxia Foundation. Ricordiamo quanto sia importante mettere un bambino disprassico nelle condizioni di apprendere, rispettando le sue esigenze. Ringrazio Dyspraxia Foundation per avermi autorizzato alla traduzione! I really want to thank Dyspraxia Foundation for letting me translate and for what they're doing to spread the knowledge of Dyspraxia and to support families.
Al link sottostante trovate gli articoli originali:
https://dyspraxiafoundation.org.uk/…/classroomguidelines.pdf
https://dyspraxiafoundation.org.uk/dyspraxia…/teachers-help/
- LINEE GUIDA SULLA DISPRASSIA PER ETA' PRESCOLARE:
Ricordiamo che spesso è proprio durante i primi anni della scuola materna, in cui viene dato largo spazio ad attività sia fino che grosso-motorie, che possono emergere alcune difficoltà caratteristiche della Disprassia.!
DISPRASSIA linee guida età prescolare 2.pdf (700268)
- LINEE GUIDA SULLA PER LA SCUOLA PRIMARIA E ALCUNI SUGGERIMENTI PER INSEGNANTI
DISPRASSIA LINEE GUIDA PER SCUOLA PRIMARIA 6 TABELLE.pdf (226058)
- LINEE GUIDA SULLA DISPRASSIA PER SCUOLA SECONDARIA
LINEE GUIDA DISPRASSIA SCUOLA SECONDARIA (DF).pdf (549900)
I 16 PRINCIPI :
Prendendo spunto da un testo di "Cartable Fantastique" Associazione francese per la disprassia, Sabrina Ambrosi e Claudia Nicolussi, due mamme estremamente attive sul sociale ( le trovate come amministratrici del GRUPPO FACEBOOOK "DISPRASSIA E DIDATTICA" ) hanno elaborato un testo con diverse idee/ principi sulla didattica e la disprassia.
SCARICATELO E PORTATELO A SCUOLA!! 16 PRINCIPI.pdf (361250)
SCARICATE ANCHE IL PDF DELL'ESAUSTIVO ARTICOLO DI ERIKA CERTOSINO :
Disprassia e Integrazione Sensoriale.pdf (266 kB)
Qui di seguito troverete la SCHEDA DI COMETA con tutte le spiegazioni del caso per usare questo utilissimo strumento pensato dai genitori di bambini con disprassia in collaborazione con esperti ma adatto a tutti gli alunni con varie difficoltà quali anche D.S.A.
SCHEDA DI COMETA
Cari genitori, la Scheda di Cometa è lo strumento che abbiamo pensato per facilitare i rapporti tra la scuola, il bambino ed i suoi genitori ed i terapisti.
Desideriamo che venga riconosciuta ed utilizzata sempre con questo nome in omaggio ai genitori che l’hanno pensata con tutto l’amore per i loro figli e per i figli di altri genitori e perché la Cometa è una stella che guida….
….e noi desideriamo fortemente essere tutti guidati a migliorare la vita dei nostri adorati bambini.
Ciascuno di voi potrà personalizzare la Scheda di Cometa in base alle caratteristiche dei propri bambini che varieranno da situazione a situazione.
La Scheda di Cometa è stata progettata per rappresentare la situazione scolastica dei nostri piccoli verso le maestre e facilitare in tal modo l’individuazione delle criticità e allo stesso tempo le aree di possibile intervento.
La Scheda di Cometa diventa quindi “oggettiva” e consente di affrontare il dialogo con le maestre in modo più rilassato e costruttivo.
Chiunque desideri apportare cambiamenti e/o modifiche può farlo tranquillamente e , se ritiene che le modifiche possano aiutare altri genitori lo preghiamo fin d’ora di condividerne con noi i risultati.
Con tanto affetto per tutti noi e i nostri piccoli. Micaela Di Benedetti.
L' introduzione è stata scritta dalla Dottoressa Pelacchi.Grazie anche a Silvana Fivizzoli ( maestra di sostegno) per i consigli.
In fondo alla pagina trovate il modello vuoto da scaricare e compilare in base alle caratteristiche-necessità di vostro/a figlio/a .
La Scheda di Cometa è nata per alunni con disprassia ma può essere utilizzata per qualunque altra situazione, siano D.S.A. o B.E.S. in generale.
In fondo troverete il link per scaricare il modello vuoto e pronto per la vostra compilazione personale.
LA SCHEDA DI COMETA
La disprassia è la difficoltà di programmare e mettere in sequenza le azioni che portano ad un obiettivo ( vestirsi, lavarsi i denti, fare i lacci, fare un discorso, raccontare…).Spesso sono associati disturbi dell'apprendimento come disgrafia e discalculia e /o disortografia, dislessia...
Nome e Diagnosi del bambino/a:
Così nell'ambito scolastico:
Dammi tempo: posso fare le cose che mi chiedi, se mi lasci un tempo adeguato.
Impegnami: il fatto che abbia delle difficoltà non significa che non debba lavorare con costanza e impegno.
Sottolinea il mio impegno e i miei successi, e non i miei errori.
Permettimi di usare il computer e la calcolatrice, ed insegnami ad usarli nel modo più utile per me. Se non capisco bene come e perché potranno essermi utili, torna a spiegarmelo con pazienza e gentilezza.
Rispettami, ed insegnami a rispettare le differenze di ognuno.
Aiutami senza sostituirti a me.
Se devo fare un lavoro diverso dai miei compagni, spiegami sempre perché: non ho bisogno che tu neghi la mia difficoltà, ma che tu mi aiuti a darle un significato e a trovare forze e strategie per affrontarla.
Sono molto di più della mia difficoltà: valorizza i miei punti di forza e aiutami a pensare positivo. So disegnare, sono curioso e ho una grande immaginazione: insegnami a sfruttare al meglio queste capacità!
Individua materiali e schede didattiche semplificate nella forma ma non nella sostanza: posso imparare le stesse cose dei miei compagni, se mi aiuti a riconoscere la via di accesso più funzionale per me a tutti gli apprendimenti. Non è importante per me fare complicati calcoli mentali o in colonna, ma imparare a risolvere situazioni problematiche. Non è necessario che io scriva in corsivo e senza errori, ma che impari un modo efficace per comunicare con gli altri.
Aiutami a giocare con i miei compagni: per me è molto importante capire i “tempi della relazione”, sintonizzarmi con le altre persone ed essere sicuro che ho un valore anche ai loro occhi. Aiutami anche a capire dove sta la mia responsabilità, e dove quella degli altri, rispetto alle difficoltà, agli insuccessi, alle frustrazioni che tutti i bambini e gli adulti incontrano nel loro cammino. Aiutami ad essere me stesso!
A questo punto la scheda va personalizzata inserendo la situazione specifica dell' alunno/a
Qui di seguito trovate un esempio tratto dalla scheda di un bambino ma voi dovrete , con l' aiuto degli specialisti, compilarla in base alle personali caratteristiche e necessità di vostr/ a figlio/a
In fondo troverete il link per scaricare il modello voto e pronto per la vostra compilazione personale.
Italiano
Caratteristiche del bambino e strumenti didattici |
Indicazioni didattiche |
|
Disortografia |
Si: anche se conosce le regole ortografiche, il bambino non ne automatizza l’applicazione |
Utilizzo del computer con correttore ortografico, in particolare nelle prove di produzione del testo scritto; Maggiore tempo a disposizione per la produzione e l’autocorrezione in compiti di dettato; Non chiedere al bambino di correggere gli errori ortografici mentre scrive, ma insegnare procedimenti di controllo-revisione con i quali il bambino può verificare la presenza di errori al termine della produzione: fornire al bambino vere e proprie schede di revisione (da tenere a disposizione finchè la procedura non viene automatizzata) in cui sono elencati “uno alla volta” i vari processi necessari alla produzione scritta; Se il bambino produce un testo scrivendo manualmente, gli errori ortografici non devono essere considerati nella valutazione finale (valutare invece: contenuto, coerenza e coesione interna del testo prodotto)
|
Disgrafia |
Si: il bambino ha difficoltà motorie che interferiscono con la produzione scritta |
Non enfatizzare le incertezze del bambino nella scrittura manuale Farlo scrivere solo in stampato maiuscolo Sollecitarlo ad utilizzare il computer, sottolineando che in questo modo il testo prodotto è maggiormente comprensibile (con il computer il bambino può scrivere in stampato minuscolo) |
Dislessia |
No: il bambino disprassico non è necessariamente dislessico! |
Il bambino può leggere anche lo stampato minuscolo Può leggere ad alta voce in classe, se è lui a chiederlo |
Quaderni a righe |
si |
Evidenziare le righe con punteggiatura gialla |
Quaderni a quadretti |
no |
Evitare i quadretti piccoli |
Quaderni a quadrettoni |
si |
|
Uso del computer |
si |
È probabile che il bambino si rifiuti di usare il computer, perché si tratta di una nuova competenza che deve acquisire con ulteriore fatica. È importante non forzarlo ma creare strategie motivanti, ad esempio: Proporgli attività di scrittura al computer inizialmente alternate con la scrittura manuale Proporgli tali attività insieme a qualche compagno “Premiare” il testo prodotto al computer (rinforzo positivo) |
Stampato maiuscolo |
Si |
Importante nella scrittura, non strettamente necessario per la lettura. |
Stampato minuscolo |
no |
Si per lettura e per la scrittura al computer |
Corsivo |
no |
Si per lettura |
Schede didattiche |
si |
Molto utili: schede didattiche a colori, utilizzo di disegni e simboli, mappe, grafici |
Matematica
Caratteristiche del bambino e strumenti didattici |
Indicazioni didattiche |
|
Discalculia |
Si: il bambino presenta un deficit specifico della capacità basilare di comprendere i numeri, che determina una serie di difficoltà nell’apprendimento dei numeri e delle procedure di calcolo |
Cfr. scheda di approfondimento allegata |
Uso tabelline |
Si |
Non richiedere l’apprendimento mnemonico, ma utilizzare sempre il supporto visivo |
Uso calcolatrice |
Si |
Non in maniera meccanica: utilizzarla per verificare il risultato delle operazioni del calcolo a mente o in colonna, e per lavorare sulla parte numerica nella risoluzione di problemi presentati in forma di testo |
Uso apporti visivi |
Si |
Molto utili: schede didattiche a colori, utilizzo di disegni e simboli, mappe, grafici |
Scienze – Storia – Geografia
Caratteristiche del bambino e strumenti didattici |
Indicazioni didattiche |
|
Orale |
Si |
Favorire il racconto orale (il contenuto non deve essere semplificato!) Non richiedere produzioni o copiature scritte |
Quaderni a righe |
Si |
Evidenziare le righe con punteggiatura gialla |
Schede didattiche |
Si |
Molto utili: schede didattiche a colori, utilizzo di disegni e simboli, mappe, grafici |
Comprensione del tempo e orientamento |
No: il bambino ha difficoltà ad orientarsi e a collocare temporalmente gli eventi |
Usare apporti visivi: quadrante dell’orologio, linea del tempo, grafici e schemi temporali (della giornata, della settimana, delle stagioni) |
Inglese e altre lingue:
Confrontarsi con la psicopedagogista. Fortemente consigliato l'orale più che lo scritto, e l’utilizzo del computer.
Importante: Favorire i punti di forza del bambino ( inserire qui quali sono )
Nel quotidiano scolastico bisogna lavorare sull’organizzazione delle materie e compiti assegnati. Verificare che i compiti siano scritti sul diario, e verificare la presenza dei libri da utilizzare a casa nella cartella giorno per giorno. Date le difficoltà organizzative è fondamentale un dialogo insegnanti-genitori.
SCARICATE IL MODELLO VUOTO DA COMPILARE IN BASE ALLE ESIGENZE DI VOSTRO FIGLIO/ A :